Sull’ortoparking ho presentato un’interrogazione al Sindaco in data 24 agosto 2010 e mi è stato risposto in data 7 settembre 2010. La risposta, preannunciatami nel Consiglio Comunale del 31 agosto 2010, consiste di due documenti: la copia del verbale di sopralluogo sottoscritto dall’ing. Luigi Bianchi, dal geom. Vinicio Ceccarelli e dal vigile urbano Claudia Giulianini, la descrizione dell’iter procedurale relativo all’opera firmato dall’ing. Luigi Bianchi.
Il Sindaco non ha aggiunto nessuna considerazione politica alle informazioni tecniche fornite dagli uffici.
Nei giorni in cui mi fu inviata la risposta del Sindaco non ho avuto l’opportunità di rendere pubblica la mia valutazione sulla risposta e lo faccio ora che l’argomento è tornato di attualità in seguito all’approvazione della delibera consiliare sulle alienazioni e in seguito agli articoli apparsi sul Tirreno di oggi 5 aprile.
Anche dopo la risposta alla mia interrogazione sono rimasto del parere che si sia trattato di un errore aver autorizzato la realizzazione di una strada di quelle dimensioni per l’accesso ad un fondo agricolo seminativo e arborato di soli 2500 metri quadrati. Sullo stesso Viale dei Filosofi ci sono altri accessi a fondi privati, ma nessuno di quella dimensione.
Inoltre, per quanto riguarda il fondo agricolo, credo che nessun contadino spanderebbe uno strato di ghiaia sulla sua terra prima della semina o della messa a dimora di qualsiasi pianta.
A questi fatti, oggi, si sovrappone la questione della vendita, promessa al proprietario dell’area in questione, di quel piccolo appezzamento di terra di proprietà comunale costituito dalla vecchia strada comunale dismessa e si viene a sapere che un pezzo di questa vecchia strada di proprietà comunale è stato già utilizzato per costruire la nuova strada.
Che dire di tutta la vicenda. In questi tempi sono successe tante cose incredibili in questa città, ma la logica non ha ancora perso del tutto il suo significato a Volterra: in realtà quei lavori fanno pensare al tentativo di realizzare un parcheggio, tentativo interrotto dall’intervento dell’ufficio tecnico e dei vigili urbani, a cui, però, non pare sia seguito un effettivo ripristino dell’area.
Il Consiglio Comunale non è stato informato correttamente di questo problema, né del tentativo di bloccare i lavori del parcheggio, né delle caratteristiche della vendita, come sanatoria, del pezzo di terra di proprietà comunale. Vendita proposta al valore di terreno agricolo, nella stessa area in cui il programma di legislatura della lista civica prevede la realizzazione di un grande parcheggio di 600 posti auto.
Così, abbiamo la conferma, ancora una volta, della politica non trasparente di questa amministrazione comunale.