Il Consiglio Comunale di Volterra
Esprime
la propria profonda preoccupazione per l’approvazione, da parte del Parlamento, della proposta presentata dal Governo, sulla quale ha posto il voto di fiducia, con la quale si stabilisce in sostanza la privatizzazione dell’acqua, da sempre considerata bene pubblico e comune.
La legge approvata prevede, infatti, che gli acquedotti comunali siano gestiti da consorzi in cui la partecipazione pubblica non possa superare il 30%, mentre la legislazione precedente prevedeva che la partecipazione pubblica non potesse essere inferiore al 51%.
In questo modo, con il solito pretesto di ridurre la spesa del servizio attraverso la concorrenza, un bene comune come l’acqua viene messo sul mercato, consentendo ai gruppi monopolistici presenti nel settore di trovare una nuova facile occasione di profitto.
Neppure la gestione attuale dei consorzi, malgrado la garanzia della presenza pubblica maggioritaria, ha scongiurato gli aumenti dei costi nè rimediato all’ammodernamento della rete distributiva. L’esperienza di ASA risulta significativa in proposito.
Quanto sopra premesso
Il Consiglio Comunale di Volterra
dichiara
la propria contrarietà alla norma in oggetto e auspica che venga ritirata o modificata
Impegna il Sindaco e la Giunta
A mantenere la gestione pubblica del servizio idrico, al fine di garantire la natura di bene comune dell’acqua, assicurarne l’accesso a tutti e operare per il risparmio di questo bene pubblico fondamentale.
Volterra 19 novembre 2009
LA SINISTRA PER VOLTERRA
Danilo Cucini