Non è stato necessario attendere molto. Nel Consiglio comunale di Volterra del 16 luglio la lista civica “Uniti per Volterra” ha manifestato la sua vera natura politica. Lo ha fatto inequivocabilmente su due distinti punti all’ordine del giorno.
Sulla difficile situazione delle scuole di Volterra ed in particolare sulla IV ginnasio, il gruppo “Volterra Città Aperta” aveva presentato un documento che conteneva giudizi critici sui provvedimenti del governo in materia scolastica, provvedimenti fortemente avversati dal mondo della scuola e che sono la causa diretta delle difficoltà per l’apertura della classe IV° Ginnasio.
Il gruppo di maggioranza e il Sindaco Buselli, pur dichiarandosi d’accordo con le considerazioni riguardanti l’ambito locale, hanno respinto il documento con la motivazione che non si potevano esprimere giudizi negativi nei confronti del governo nazionale.
Sulle gravissime leggi razziste del governo – che stanno allarmando il mondo intero e che hanno indotto il presidente della Repubblica ad esprimere fortissime preoccupazioni in ordine alla loro legalità e conformità alla Costituzione – erano state presentate invece due distinte mozioni: una da parte del gruppo La Sinistra per Volterra e una da parte di Volterra Città Aperta.
Nel silenzio di quei consiglieri della lista civica che si dichiarano di sinistra, la capogruppo di maggioranza sig.ra Tonelli ha risposto al documento che ho presentato a nome della Sinistra per Volterra dichiarando che il Consiglio Comunale non si deve occupare di politica nazionale e internazionale avendo tanti problemi di Volterra di cui occuparsi.
A Rosa Dello Sbarba ha risposto, invece, l’Assessora Sonia Guarneri sostenendo che non è ancora possibile esprimere giudizi su questa legge perché bisogna aspettare che vengano emanati i decreti attuativi.
A questo punto è evidente che cade la conclamata trasversalità della lista civica, la quale sta invece manifestando la sua sudditanza nei confronti delle forze governative di centro destra. Del resto lo stesso argomento portato a giustificazione nei giorni successivi sulla stampa dalla lista civica, di non aver accettato di discutere sugli argomenti portati dalla minoranza per non far emergere le contraddizioni interne tra i suoi consiglieri, è la conferma che la lista civica non ha nessuna autonomia di giudizio rispetto al governo nazionale.
Se questo atteggiamento politico l’avevamo messo in conto e denunciato durante la campagna elettorale, non credevamo che la falsa trasversalità politica della lista civica avrebbe impedito al Consiglio Comunale, massima espressione politica della comunità locale, di discutere e di prendere posizione su norme riguardanti fondamentali principi etici e politici quali il razzismo che, sia in Italia che in Europa, hanno suscitato vivissimo allarme per la stessa tenuta della nostra democrazia.
Queste norme riguardano tutti noi e anche L’Amministrazione Comunale di Volterra che ha circa seicento cittadini stranieri regolarmente iscritti all’anagrafe della popolazione residente oltre a un centinaio di cittadini stranieri senza il permesso di soggiorno, persone tutte che ugualmente vivono e lavorano qui, con gradi diversi d’integrazione e che, nel caso degli “irregolari”, la legge attuale classifica come delinquenti.
Tutte queste persone hanno necessariamente bisogno di un rapporto con il Comune e con gli altri enti pubblici cittadini, in special modo coloro che non sono in regola con i documenti.
Non so proprio come farà la lista civica a conciliare questa realtà con le sue contraddizione interne. Noi del gruppo la Sinistra per Volterra presteremo molta attenzione a questi problemi e cercheremo ogni modo per essere solidali con questa parte più debole della popolazione.
Passiamo ora alla casa di vetro. Il Sindaco Buselli aveva affermato che una caratteristica essenziale del suo mandato sarebbe stata la trasparenza: “Il comune con me sarà una casa di vetro” aveva affermato durante i lavori del primo Consiglio Comunale, poi siamo arrivati ai fatti.
Nel Consiglio del 16 luglio, la consigliera Rosa dello Sbarba, in sede di interrogazione, ha chiesto al Sindaco se confermava le notizie da lei avute secondo le quali l’Amministrazione Comunale aveva assunto consulenti esterni e, se era vero, avrebbe avuto piacere di sapere i nomi degli assunti e per quali funzioni e con quali compensi. Non mi pareva una domanda difficile, ma il Sindaco Buselli ha preferito non rispondere subito e ha dichiarato che avrebbe risposto per iscritto tra venti giorni. E’ una procedura legittima, ma, escluso che il sindaco non fosse informato dei fatti, quale problema nasconde questo atteggiamento di sospensione dell’informazione nei confronti dei consiglieri comunali e della città? Certamente non è un atteggiamento da “casa di vetro”.
Durante i lavori dello stesso Consiglio siamo passati all’approvazione degli “indirizzi per le nomine dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni”.
Di fronte ad un testo della maggioranza molto generico sui criteri, ho proposto, a nome della Sinistra per Volterra, di confermare la procedura seguita ormai da molti anni al Comune di Volterra secondo la quale le nomine erano precedute da un avviso pubblico, per consentire le candidature presentate da singoli cittadini o avanzate da associazioni o forze politiche, ferma restando la competenza esclusiva del Sindaco nella scelta finale, ma fatta, così, in maniera trasparente tra diverse candidature concorrenti.
Il Sindaco, motivando il rigetto della proposta, ha affermato che le nomine che dovrà formalizzare nei prossimi giorni, in particolare per il Santa Chiara, sono già state decise.
Allora c’è da domandarsi quale incidenza abbiano per il Sindaco gli indirizzi consiliari se, ancor prima che fossero approvati dal Consiglio, aveva già deciso le nomine. C’è da domandarsi quale sia la considerazione del Sindaco e della Giunta sul ruolo del Consiglio.
Certamente questo non è un atteggiamento da “casa di vetro”.
Danilo Cucini consigliere comunale di ” La Sinistra per Volterra”