No ai fanghi dei depuratori nella nostra campagna
Siamo contrari allo spandimento di tremila tonnellate di fanghi provenienti da undici depuratori delle province di Pisa, Firenze e Siena, nelle zone di Poggio alla Rocca e dei Poggi Bianchi per un’estensione di sessanta ettari.
Non ci possiamo fidare di questo sistema di smaltimento se, per ogni ettaro utilizzato, la Soc. Acque Industriali s.r.l. è disposta a pagare una somma di denaro agli agricoltori perché accettino di usare i fanghi della depurazione come fertilizzanti. Si tratta, infatti, di somme di danaro offerte come indennizzo, cioè come risarcimento per un danno certo o per un danno possibile alle loro proprietà e all’ambiente.
Alcuni agricoltori possono essere attratti dalla possibilità di un guadagno facile, ma tutto ciò è completamente estraneo ad una buona pratica agricola rispettosa dell’ambiente.
Su quelle terre, dopo lo spandimento, non ci dovranno essere portati gli animali al pascolo per otto mesi, ma chi potrà tenere lontani dal pericolo i cinghiali, i daini, i caprioli e tutta l’altra selvaggina?
E, infine, l’esperienza fatta nei comuni vicini ci avverte che nessuna autorità pubblica potrebbe essere in grado di effettuare tempestivamente i controlli necessari sulla composizione chimica dei fanghi, sulla quantità effettivamente usata e soprattutto sugli effetti prodotti all’ambiente.
Difendiamo il nostro territorio e la nostra agricoltura dalla speculazione.
Rifondazione Comunista – Volterra
La Sinistra per Volterra