Le cose si complicano sempre di più per il sindaco Gabbanini e la sua giunta.
Fortunatamente la Provincia ha sospeso, anche se non cancellato, 8 impianti del fotovoltaico selvaggio cui il Comune di San Miniato si era inizialmente detto favorevole. E’una piccola vittoria della gente, dei comitati e di chi, come noi, da sempre si batte per una gestione corretta e partecipata delle energie rinnovabili, il contrario di quanto avvenuto a San Miniato. Tuttavia le aziende proponenti hanno già annunciato ricorso al Tar, con una richiesta danni che sfiora i 2 milioni di euro, soldi che grazie ai pastrocchi del sindaco dovranno pagare i cittadini saminiatesi di tasca loro. Chissà perché, con questa giunta la gente continua a pagare, e alcuni continuano a guadagnare.
Non ci convince per niente la graduatoria del fotovoltaico, che ha escluso molti cittadini che erano nelle prime posizioni. Sono stati invece autorizzati progetti che non erano neppure in graduatoria, come quelli del clero di San Miniato, tra l’altro curati da personaggi riconducibili alla kermesse elettorale pro Gabbanini. Alcune autorizzazioni, poi, sono state rilasciate con tempi di approvazione fulminei, altre richieste invece escluse o esaminate dopo mesi di giacenza.
Ci paiono interessanti le dichiarazioni dell’ex assessore Tognetti, che conferma le logiche dell’affare di famiglia, specie quando punta il dito sul primo regolamento proposto dalla giunta Gabbanini e approvato in consiglio comunale con i voti di tutti fuorché dei Comunisti Uniti, che non imponeva alcuna distanza fra gli impianti dando il via praticamente a tutte le domande presentate, anche da chi voleva palesemente eludere i controlli ambientali.
Rimane l’amaro sospetto che per favorire il profitto di alcuni si faccia l’interesse di pochi e si danneggi una intera comunità, che si ritroverà per i prossimi 20 o 30 anni circondata da 25 ettari di acciaio e specchi fotovoltaici. Per questo, come sosteniamo da tempo, e come stanno cominciando a dichiarare pubblicamente importanti esponenti del suo stesso partito, è ora che Gabbanini si renda conto dei clamorosi errori che ha commesso e ne tragga immediatamente le inevitabili conseguenze.
Partito della Rifondazione Comunista San Miniato